Il Convegno su Zandonai parte domani
SALVETTI, PRESIDENTE DEI MUSICOLOGI ITALIANI
Si apre domani, giovedì 8 settembre, alle ore 10, il convegno dedicato alle opere giovanili di Riccardo Zandonai, un’iniziativa del Centro internazionale di Studi "Riccardo Zandonai" in collaborazione con l’Accademia degli Agiati; il convegno ha come obiettivo di far emergere notizie e approfondimenti storico-critici sulle prime opere del compositore di Sacco, ampliando la conoscenza oltre i titoli più noti.Si tratta di un’iniziativa importante e non a caso ad aprire i lavori domani sarà Guido Salvetti, presidente della Società Italiana di Musicologia, istituzione quanto mai prestigiosa. Pianista, studioso, autore e conferenziere, Salvetti ha firmato importanti monografie sul Novecento e decine di articoli e saggi. Ha insegnato Storia della Musica al Conservatorio di Milano, di cui è stato direttore per quasi dieci anni. Nella stessa istituzione ha fondato e coordinato il corso di musicologia, diretto la collana di Studi Quaderni del Corso di Musicologia e dato vita alla Filarmonica del Conservatorio. Sarà dunque lui ad aprire i lavori su Zandonai e a presiedere la prima sessione. Non sarà comunque il solo importante studioso atteso a Rovereto per l’appuntamento. Oltre agli esperti del Centro studi, parteciperanno al convegno una quindicina di studiosi di fama internazionale, provenienti anche da New York, Londra, Taipei e Berlino.Il percorso di questa tre-giorni (“La produzione giovanile di Riccardo Zandonai fra tradizione e modernità - Verso il centenario di Francesca da Rimini”) si propone di mostrare come uno sviluppo graduale e coerente della poetica di Zandonai conduca a quello che da tutti è ritenuto il suo capolavoro, ossia Francesca (1914), che qui non viene trattata nello specifico. Verranno analizzati titoli più o meno noti ma di indiscutibile importanza come Il grillo del focolare (1908), Conchita (1911) e Melenis (1912), senza dimenticare la produzione strumentale e liederistica. Il discorso si estenderà alla natura delle tematiche da lui trattate, alle questioni relative alla filologia delle fonti, agli aspetti della librettistica, all’evoluzione del suo linguaggio in rapporto con le trasformazioni in atto al suo tempo.Scomparso nel 1944, Zandonai è ricordato oggi quasi esclusivamente attraverso un paio di titoli, mentre la sua opera impostasi all’attenzione del mondo musicale italiano ed internazionale negli anni a cavallo fra le due guerre grazie a lavori come Giulietta e Romeo (1922) e I Cavalieri di Ekebù (1925), meriterebbe un’attenzione musicologica pari al successo conseguito nel panorama musicale del primo Novecento.Le sedute del Convegno avranno luogo nella Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto in Piazza Rosmini 5.Per i docenti l’iniziativa è valida come attività di formazione in servizio.
Ufficio Stampa Zandonai
(Pegasomedia Comunicazioni)